Mia figlia alza le mani o urla quando le dico di non fare qualcosa

Pubblicato il 14 maggio 2025 alle ore 15:30

MI@ FIGLI@ QUANDO RICEVE UN “NO” URLA O ALZA LE MANI: COME FARE?

Tu@ figli@ sta crescendo, e con la crescita arriva anche la scoperta delle emozioni, che all’inizio sono un vero e proprio “tsunami” per i bambini così piccoli.

I bambini non hanno ancora la capacità di regolare le proprie emozioni, né possiedono un linguaggio sufficientemente sviluppato per esprimerle a parole. Quindi le emozioni escono in modo corporeo: pianti intensi, urla, lanci di oggetti, colpi, irrigidimenti, e così via. È normale, anche se a volte può sembrare “troppo”.

Perché succede?

Queste reazioni arrivano quando c’è frustrazione: vogliono qualcosa, non la ottengono, non sanno spiegarsi, non possono autoconsolarsi.
Non è un “capriccio” e non lo fanno per provocare. Non c’è cattiveria, c’è immaturità neurologica e bisogno di contenimento.

 

Cosa puoi fare tu?

💬 1. Resta presente e calma

Anche se la situazione è stressante, cerca di non alzare la voce, non arrabbiarti, non punirla. Lei ha bisogno della tua calma per imparare a calmarsi. Sei il suo porto sicuro.

"Capisco che sei arrabbiata… È difficile, lo so… Mamma è qui."

Semplicemente stai con lei. Non devi "farla smettere", devi attraversare con lei l’emozione. Quando la rabbia passa, sarà più aperta a un tuo contatto.

 

2. Contieni senza bloccare

Se alza le mani o lancia oggetti, ferma il gesto con dolcezza ma fermezza, senza sgridarla:

"Non ti faccio fare male a te né a me. Le mani servono per accarezzare, non per fare male."

Mantieni il messaggio chiaro, ma senza minaccia o giudizio.

 

🤍 3. Parla poco, ma con parole chiare

Quando sono in pieno uragano emotivo, non capiscono discorsi lunghi o spiegazioni. Bastano frasi brevi, accoglienti, ripetitive:

  • "Capisco."
  • "È difficile."
  • "Ora passa."
  • "Ci sono io."

 

🧠 4. Dopo, dai un senso

Quando si calma (anche dopo diversi minuti), puoi provare a mettere parole su ciò che è successo:

"Prima ti sei arrabbiata tanto perché volevi ___ e non potevi. Hai urlato, lanciato le cose. Sei stata tanto arrabbiata. Ma poi ti sei calmata, brava."

In questo modo, le stai insegnando a riconoscere le emozioni, a dare un nome a ciò che sente. Questo è il primo passo verso l’autoregolazione.

 

Altri consigli concreti:

  • Evita “No!” urlati: cerca alternative come “Non si fa, fa male”, “Non si può, è pericoloso”, “Ti capisco, ma non posso darti quello”.
  • Anticipa le crisi quando puoi: se sai che è stanca/fame/frustrazione in arrivo, cerca di evitarle situazioni stressanti.
  • Ritmo regolare e prevedibile: i bambini piccoli si sentono più sicuri se la giornata è prevedibile.
  • Routine e gesti ripetitivi: aiutano a calmare il cervello ancora immaturo.

 

Ultimo punto: il pianto in apnea

Succede in alcuni bimbi. Anche questo, sebbene impressionante, è abbastanza comune e nella stragrande maggioranza dei casi non pericoloso. Non serve scuoterla o gridare per "farla riprendere", anzi: più sei calma, più aiuti il suo sistema nervoso a ritrovare equilibrio.

 

In sintesi cosa dobbiamo sempre ricordare?

La tua bimba non ha un problema, sta imparando a sentire. È faticoso, ma anche un segno di sviluppo sano.
Il tuo ruolo non è “farla smettere”, ma accompagnarla e reggere con lei quelle emozioni che da sola non sa ancora contenere.

Quindi segui i seguenti punti: se vuoi scrivili e salvali per utilizzarli e fare pratica:

✔️ Resto presente, calma e accogliente

"Ti capisco" – "Ci sono io" – "Passa, amore"

✔️ Parlo poco e con parole semplici

Evito spiegazioni lunghe: non le può elaborare

✔️ Contengo con fermezza dolce

“Ti tengo le mani, non si usano per fare male”

✔️ Quando si calma, do un nome all'emozione

“Ti sei arrabbiata tanto perché volevi quel gioco. Poi è passata.”

 

🚫 EVITARE DI:

  • Gridare o minacciare
  • Dire “Non è niente” o “Smettila!”
  • Pensare di doverla “aggiustare” o calmarla subito

 

🎯 Il TUO obiettivo non è farla smettere, ma starle accanto mentre impara a sentirsi.

Tu@ figli@ sta vivendo un'emozione troppo grande per il suo cervello. Non è un capriccio!

 

In casa crea delle Schede illustrate delle emozioni base!

Pensate per bimbi piccoli (anche sotto i 2 anni). Possono essere plastificate e usate come routine:

  • al mattino
  • dopo la crisi
  • nei momenti di gioco o lettura

Ecco le emozioni da utilizzare nelle schede in casa:

  1. 😃 FELICE – "Sono felice!"
  2. 😢 TRISTE – "Sono triste..."
  3. 😡 ARRABBIATA – "Sono arrabbiata!"
  4. 😨 SPAVENTATA – "Ho paura!"
  5. 😌 CALMA – "Ora sto bene"

 

📍Obiettivo: dare parole alle emozioni, associandole a un volto e a un gesto.

 

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Dott.ssa Cuomo Arianna- Pedagogista

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